Di Samuele Rizzo
Si è concluso l’ultimo Slam della stagione e ci ha lasciato con non poche sorprese infatti se nel torneo femminile ha vinto per la prima volta una tennista arrivata dalle qualificazioni, Emma Raducanu, nel torneo maschile tutti si aspettavano il trionfo di Nole Djokovic che l’avrebbe ancora di più consacrato nell’Olimpo di questo sport ed invece è arrivata la prima vittoria in uno Slam per Daniil Medvedev.
Emma Raducanu vince gli Us Open femminili con un trionfo da record. La 18enne britannica, nata in Canada, prima di Wimbledon non aveva mai giocato in un main draw del circuito maggiore. Era fuori dalle prime 300. Dopo gli ottavi ai Championships, al secondo Slam ha sorpreso tutti vincendo il torneo come la prima qualificata a vincere un major, superando 6-4, 6-3 la 19enne Leylah Fernandez nella finale più giovane allo Us Open dal 1999.
La britannica ha vinto tra l’altro senza perdere un set tra qualificazioni e main draw. In finale ha replicato il suo successo a Wimbledon da junior nel 2018, con punteggio quasi speculare: allora vinse 6-2, 6-4. La Raducanu ha giocato complessivamente meglio diventando la più giovane campionessa Slam dai tempi di Maria Sharapova a Wimbledon nel 2004.
Anche la Regina d’Inghilterra ha voluto inviare un messaggio alla nuova campionessa dello Us Open. “E’ un traguardo notevole da raggiungere a una così giovane età -ha scritto-, e la dimostrazione della tua dedizione e del tuo duro lavoro. Non ho dubbi che la tua straordinaria prestazione, e quella della tua avversaria Leylah Fernandez, ispireranno la prossima generazione di giocatrici”, si è congratulata la regina Elisabetta II dopo l’impresa.
Nella finale maschile hanno vinto Daniil Medvedev e il peso da Grande Slam che Novak Djokovic si è caricato sulle spalle e sulle gambe, con relativa ansia attanagliante da prestazione.
Agli US Open il serbo numero uno del mondo non è riuscito a entrare, come da pronostico, nella storia del tennis, il primo a vincere di nuovo il Grande Slam a 52 anni dall’impresa di Rod Laver.
Ha vinto il numero due, in tre set 6/4-6/4-6/4 in 2 ore e 17 minuti, grazie a un servizio ingiocabile, a bordate di dritto e di rovescio, senza mai permettere a un Nole irriconoscibile, di comandare il gioco.
Il tennis non si ferma, mentre i big sono già concentrati alle Atp Finals che si terranno a Torino dal 14 Novembre sperando che con la Race riescano a staccare il pass per il capoluogo piemontese anche i nostri Berrettini e Sinner.