Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assieme al ministro della Salute Roberto Speranza, ha firmato il dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid. La firma è arrivata dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo. Le misure anti Covid saranno valide per i prossimi trenta giorni. Tra le novità quelle riguardanti lo sport.
Stadi- Il pubblico alle competizioni sportive è consentito, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Anche qui va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Ma, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, le regioni e le province autonome, possono stabilire, sempre d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori considerando le dimensioni e le caratteristiche degli impianti.
Sport – Saranno vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Solo le società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ le associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), potranno praticare sport di contattoi, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali.
Queste restrizioni si affiancano a quelle sulle feste private al chiuso o all’aperto. La raccomandazione, poi, è di evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. Il provvedimento, inoltre, mette nel mirino gli assembramenti e chiude ristoranti e bar dovranno alle 24, e dalle 21 sarà vietato consumare in piedi. I clienti potranno essere serviti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Divieto anche di gite scolastiche e obbligo di mascherine all’aperto ed al chiuso tranne dove sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Vengono esclusi dall’obbligo tutti quelli che fanno attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. “Fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.