Di Samuele Rizzo
1467 match disputati, 1229 match vinti (83%), 0 ritiri, 20 titoli del Grande Slam(di cui 8 Wimbledon), 1 oro alle Olimpiadi (in doppio con Wawrinka), 1 coppa Davis, 6 Atp finals, 28 master 1000, 24 atp 500 e 25 atp 250.
Dovrebbero bastare solo questi numeri per descrivere la grandezza del più grande tennista di tutti i tempi: Roger Federer.
Roger non lascia perché è malato o disgustato, né perché la vita gli pone altre urgenze, resterà nel tennis, lo rivedremo ancora, non sparirà, finisce solo l’era Federer. Giusto così: gli anni passano, nessuno è più quello che era.
Si è meritato il privilegio di lasciare, giocando in doppio con l’avversario che in quindici anni lo ha fatto più dannare, e non perché fosse mancino, quel Rafa Nadal, con cui il bilancio finale è di 16 vinte e 24 perse ( 40%-60%). Un evento unico come se Cristiano Ronaldo e Lionel Messi giocassero insieme la partita d’addio di uno dei due.
Nel palazzetto londinese, nella O2 Arena in occasione della Laver Cup, per il suo congedo dal tennis, non c’è stato un solo posto libero: tutto esaurito, con gli ultimi biglietti andati letteralmente a ruba, a prezzi esorbitanti, che hanno raggiunto gli ottomila euro. L’eccitazione collettiva sugli spalti è stata il riflesso dell’attenzione mediatica per il suo ultimo match ufficiale, nell’ambito di una manifestazione che resta pur sempre una esibizione, seppur in una cornice di prestigio quale ormai è l’annuale sfida tra i migliori tennisti d’Europa contro il Resto del Mondo.
Non sappiamo se ha dato più il tennis a Roger o Roger al tennis però una cosa si può dire senza alcun dubbio:
GRAZIE DI TUTTO RE ROGER!