di Sara Santoro
Di Lacrime se ne versano tante, a volte di gioia e altre volte di rabbia e frustrazione ma questa volta quelle che hanno rigato il viso di Federica Pellegrini hanno un sapore diverso. Si, perchè sono quelle di chi a 32 anni ha centrato la qualificazione alle quinte Olimpiadi della sua carriera. Un’emozione difficile da trattenere, soprattutto dopo aver rifiutato una wild card per far si che a portarla in Giappone fosse il suo talento, che non è mai mancato nel corso degli anni. Federica Pellegrini ieri ha vinto la gara di cui è regina, i 200 stile libero agli Assoluti primaverili di nuoto di Riccione, nuotando in 1’56”69. Alle sue spalle Margherita Panziera (1’59”52) e Stefania Pirozzi (2’00”38) che non hanno potuto fare altro che inchinarsi alla determinazione della nuotatrice veneta.
Le sue apparizioni ai Giochi Olimpici
Dopo aver concluso la sua gara, ha mostrato il cinque per indicare il numero delle partecipazioni a cinque cerchi. La prima risale al lontano 2004 ad Atene quando una Federica appena sedicenne conquistò la medaglia d’argento nei 200 m stile libero divenendo all’epoca la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. Quattro anni dopo, ai Giochi di Pechino, vinse in quella stessa gara la medaglia d’oro regalando all’Italia il primo successo olimpico femminile nella storia del nuoto. Londra 2012 fu per lei una grande delusione, non riuscendo ad andare oltre il 5º posto sia nella finale dei 400 stile libero che in quella dei 200. A Rio 2016 è stata la portabandiera della delegazione Italiana, ma non è riuscita a portare a casa nessuna medaglia, piazzandosi al quarto posto nei 200 stile libero.
Le sue parole e la commozione
Le prime parole dopo la vittoria di ieri sono piene di emozioni: “Scusate per le lacrime ma non sono stati mesi semplici questi ultimi. Nuotare questo tempo non è stato da poco – le parole spezzate dal pianto dell’olimpionica -. C’era tanta rabbia ieri per qual decimo che mancava nei 100 e invece il limite per Tokyo è venuto oggi ed è ancora più bello perché è la mia gara. Sono contenta di tutto. Sono in linea con gli altri campionati italiani fatti negli anni scorsi. Adesso si respira molto meglio. Sono arrivata alla quinta olimpiade, sono tante e mi viene da piangere un’altra volta”.