Le pagelle di Barcelona Real Madrid: Benzema leader; i senatori del Barça sembrano ammutinare

Sergio Ramos sempre decisivo, mentre Messi decide di passeggiare in campo
Sergio Ramos sempre decisivo, mentre Messi decide di passeggiare in campo

TOP FIVE

Benzema 7,5: non segna ma tutti i palloni offensivi del Real Madrid passano dai suoi piedi, dalle sue idee e dalla sua fantastica visione del calcio. Play offensivo meraviglioso capace di prendersi sulle spalle i suoi compagni conducendoli alla vittoria con maturità da leader.

Sergio Ramos 7,5: non sbaglia nulla quando fa il suo mestiere, ovvero il difensore. È vero, viene anticipato da Fati in occasione del gol del momentaneo 1-1 ma è l’intero Real a farsi trovare impreparato. Quando si tratta di vestire i panni del suo secondo lavoro, ovvero quello del bomber, non si smentisce risultando glaciale dal dischetto.

Fati 7,5: il voto non è tanto per la prestazione che comunque risulta sufficiente ma per essere diventato il primo minorenne a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori in un “classico”. Sta bruciando le tappe come nessuno prima di lui, solo il tempo dirà se il Barcelona avrà trovato l’erede di Messi.

Coutinho 7: una delle poche scelte di Koeman che sembrano dargli ragione. Il brasiliano gioca con una maturità che ha avuto poche volte in carriera. Nonostante sembri essere sacrificato largo a sinistra nel centrocampo a quattro blaugrana tocca tantissimi palloni cercando di creare qualcosa per i suoi. Il problema è stato che i suoi compagni, compreso Messi, si facevano fatica a trovare.

Neto 7: l’ex portiere della Fiorentina gioca un “classico” pazzesco! Compie almeno tre interventi da strapparsi i capelli. Conclusioni che sembravano già essere entrate lui è riuscito a respingerle. Se il Barcelona è riuscito a rimanere in vita sino agli ultimi minuti lo deve solo a lui.

FLOP FIVE

Messi 4,5: giocare in questa maniera contro il Real Madrid è un insulto prima di tutto verso se stesso e poi verso il suo club. Cammina in campo senza interessarsi di quello che gli capita attorno. Quando ha provato a creare qualcosa, l’ha fatto cercando gloria personale ignorando i compagni che ovviamente non si azzardavano a protestare.

Pique 5: al centro delle polemiche che lo vogliono unico tesserato ad accettare la riduzione dell’ingaggio tra i calciatori del Barcelona. In campo la velocità di Vinicius Junior, Benzema e Asensio lo annichilisce spianando la strada agli attacchi madrileni.

Busquets 5: un altro della vecchia guardia che fallisce decisamente uno degli appuntamenti più importanti per l’annata calcistica del Barcellona e dei suoi tifosi. Perde un pallone dietro l’altro consentendo le ripartenze del Madrid. Sembra quasi ammutinamento verso Koeman.

Pedri 5,5: preferito a Griezmann, ormai ai margini del progetto tattico blaugrana, l’attaccante esterno classe 2002 non riesce mai a creare qualcosa di pericoloso per la difesa madrilena. Palla a lui l’azione del Barcelona si stoppa in attesa della sovrapposizione di Sergino Dest o l’appoggio di De Jong.

Koeman 5: non si capisce quanto le scelte di mercato del Barcelona siano state subite dal tecnico olandese o fossero effettivamente volute da lui. Vedere una squadra senza Suarez e con due 2002 a fronteggiare Ramos e Varane è veramente imbarazzante. Se alla partenza di Luis si aggiunge la panchina di Griezmann il quadro diventa pericolosamente cervellotico.

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