Donnarumma 7: ancora lui! In questo Europeo sembra volersi consacrare definitivamente nell’Olimpo dei più grandi. La parata nel primo tempo è da fenomeno vero.
Di Lorenzo 6,5: più che spingere deve prendersi cura di Ferran Torres e così la sua partita è monca per quanto riguarda la fase offensiva. Ad inizio secondo tempo una sua diagonale da manuale evita guai seri. Continua per tutti i 120 minuti come se non avvertisse la fatica.
Bonucci 6: il “falso nueve” crea qualche grattacapo in più alla difesa azzurra che perde il punto di riferimento centrale ma, alla fine, tranne un paio di occasioni scaturite da rimpalli e nulla più.
Chiellini 6: sino al gol di Morata la sua prestazione era come sempre da professore difensivo. Poi, stranamente, commette un errore non da lui rimanendo piatto e consentendo all’attaccante Juventino di fraseggiare e buttarsi nello spazio ricevendo l’assist poi trasformato in gol.
Emerson 6,5: non è certamente facile sostituire Leonardo Spinazzola ma il giocatore del Chelsea fa di tutto per riuscire nell’impresa. Nel primo tempo riesce spesso ad aprire la falcata con progressioni che avrebbero meritato maggior fortuna e, inoltre, colpisce un incrocio clamoroso.
Toloi 5: entra capendo davvero poco. Deve ricorrere al giallo per fermare un indemoniato Dani Olmo.
Barella 5,5: meno lucido rispetto alle precedenti partite. Cerca spesso l’inserimento anche quando dovrebbe semplicemente offrire lo scarico e così il centrocampo spagnolo ha vita più facile.
Locatelli 6: spaesato perché quando entra l’Italia cerca sol odi contenere le furie rosse. Si piazza accanto a Jorginho cercando di alzare un muro assieme a lui.
Jorginho 7,5: solito equilibratore che non sbaglia un pallone nemmeno nel momento migliore della Spagna. Cerca di prendersi la squadra sulle spalle, soprattutto nel momento in cui escono Veratti e Insigne ma predica nel deserto. Il rigore che ci porta in finale è un’opera d’arte!
Verratti 6,5: le gambe a lui non tremano e cerca sempre la palla e la giocata importante. È anche vero che quando il gioco passa da lui la luce si accende.
Pessina 5,5:
Chiesa 7: la Spagna riesce a giocare molto corta annullando quasi completamente gli spazi per portare palla e sviluppare la corsa. Federico soffre particolarmente questa situazione tattica che ne annichilisce le doti. Poi alla prima palla che ha potuto toccare in campo aperto ha realizzato la magia per l’eurogol aggir’ dell’1-0.
Bernardeschi sv
Immobile 5,5: questa volta arrivano molti meno palloni ma lui non fa nulla di particolare per cambiare le sorti dell’incontro suo e degli azzurri. Sul gol di Chiesa, però, il merito è soprattutto suo per aver effettuato l’ennesimo scatto credendo su quel pallone messo da Insigne.
Berardi 6,5: entra bene attaccando gli spazi e fraseggiando con Chiesa. Sfiora il gol con una conclusione di destro che non è il suo piede. Realizza anche un gol ma è in evidente fuorigioco.
Insigne 6: anche lui soffre la mancanza di spazi dovuti all’impostazione tattica della Spagna e così, quando un giocatore come lui tocca pochi palloni, difficilmente entra realmente in partita. Il filtrante per Immobile è illuminante ma poi poco altro.
Belotti 5,5: poca roba come quella mostrata da Immobile.
Mancini 8: la squadra di oggi è lontanissima parente di quella ammirata durante questi Europei. Lenta nel palleggio ha quasi sempre cercato la soluzione lunga cercando gli scatti di Immobile. Forse non del tutto azzeccata la scelta di togliere sia Verratti che Insigne abbassando drasticamente la qualità e la capacità di fraseggio. Poi, però, quello che conta è essere in FINALE!