Andava a cento all’ora sulla fascia laterale”. Il ritornello viene quasi naturale pensando a due dei protagonisti del derby della Madonnina: Theo Hernandez e Achraf Hakimi. L’aria di stracittadina tra il milanista e l’interista si era respirata già all’arrivo di Hakimi in Italia, lo scorso luglio, quando il numero 19 rossonero gli aveva dedicato il tweet “Ci vediamo presto in Serie A e nei futuri derby…”. Domani, tra i tanti dubbi legati agli infortuni e agli indisponibili causa positività al Covid, l’attenzione sarà su due tra i più forti esterni del panorama calcistico.
Uno di fronte all’altro, per una sfida nella sfida che renderà Inter-Milan una partita ancora più avvincente. Due treni che non conoscono fermate ma con caratteristiche diverse: Hakimi vanta il record di 36.20 km all’ora in Buldesliga, Hernandez ha toccato i 34.19 km orari e nell’ultimo derby ha viaggiato a 33.63 km all’ora. Il rossonero diventa devastante quando guadagna le zone centrali del campo. E’ un esterno atipico, che ama dialogare con i compagni e guadagnare la conclusione. Diverso Hakimi, che invece diventa micidiale quando attacca la profondità senza palla al piede. Il nerazzurro ha tempismo, scatto, progressione e cattiveria. Bravo sia nel servire assist che nel fare gol.
Le statistiche – medie da centometrista a parte – contano una rete a testa dopo tre turni di campionato, tre tiri verso la porta per Theo, due per Achraf.