Durant è un alieno e riporta la serie a favore di Brooklyn

Kevin Durant autore di una delle migliori prestazioni della storia nel Playoff
Kevin Durant autore di una delle migliori prestazioni della storia nel Playoff

La notte Nba vede Brooklyn battere 114-108 Milwaukee, con i Nets ora avanti per 3-2 nella serie. Gara-5 ha un solo protagonista: un devastante, inarrestabile Kevin Durant. L’ex Golden State non salta neanche un secondo della sfida e firma una clamorosa tripla doppia con 49 punti, 17 rimbalzi e 10 assist, in un match in cui si rivede James Harden, in campo per 46′. Ai Bucks, invece, non bastano i 34 punti con 12 rimbalzi di Antetokounmpo.

Gli è stato chiesto di giocare la partita della vita. Lo ha fatto. Con Kyrie Irving fuori, James Harden in campo ma acciaccato e la serie sul 2-2, Kevin Durant ha consegnato ai libri di storia NBA una delle più grandi prestazioni di sempre ai playoff. Non si può non partire dai suoi 49 punti, 17 rimbalzi, 10 assist, 3 recuperi e 2 stoppate per parlare di una vittoria fondamentale che riporta Brooklyn in vantaggio nella serie contro Milwaukee e a una sola partita dall’approdo in finale di conference. Una gara, quella del n°7 dei Nets, che non lo ha visto uscire dal campo neppure un singolo secondo, e conclusa con una tripla doppia ai 49 punti nonostante si sia preso soltanto 23 tiri, realizzandone 16. Sono stati 16 anche i viaggi in lunetta di Durant (13/16 a cronometro fermo per lui) e 4/9 la sua prestazione dall’arco, con 20 dei suoi 49 totali arrivati nel quarto e decisivo quarto, compresa la tripla per il +4 a 50 secondi dalla fine. Non era mai successo prima che un giocatore avesse una gara da almeno 45 punti, 15 rimbalzi e 10 assist ai playoff e quindi per una volta non sono sprecate le parole di Steve Nash che definisce “storica” la serata del suo giocatore. 

Che come prima cosa, ai microfoni della tv USA, fa in modo di sottolineare i meriti di un suo compagno, un veterano, Jeff Green, che nell’emergenza Nets tira fuori dal cappello una partita da 27 punti in uscita dalla panchina, con 8/11 al tiro e 7/8 da tre. Il contributo di un Harden in campo nonostante l’infortunio al bicipito femorale è più negli assist (8), nei rimbalzi (6) e nella sua presenza fisica sul parquet (46 minuti in campo per lui) che nei punti, solo 5 con 1/10 dal campo, sbagliando tutte le 8 triple tentate. Milwaukee sale anche fino a +17 e all’intervallo il vantaggio degli ospiti (59-43) sembra poter tranquillizzare coach Budenholzer. Ma Durant ha altri piani, e ai Bucks allora non basta la prestazione da 34 punti e 12 rimbalzi con 14/22 al tiro di Giannis Antetokounmpo (raramente usato in marcatura diretta su Durant), i 25 di Khris Middleton e i 19 di Jrue Holiday, il “Big Three” del Wisconsin che però non è riuscito a scalfire il “Michelangelo” sportivo uscito dalle mani di Kevin Durant. Che trascina Brooklyn alla vittoria ridando ottimismo in casa Nets in vista di gara-6, che per Milwaukee sarà già spalle al muro. 

IL TABELLONE COMPLETO

In Western Conference è già da tempo in finale Phoenix mentre Utah e Clippers sono ferme sul 2-2, stesso punteggio di Philadelphia e Atlanta di Gallinari nella Eastern dove l’equilibrio dell’altra semifinale è stato spostato proprio da un super Durant.

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