Matteo Berrettini, 25 anni, da Roma, ha battuto il polacco Hubert Hurkacz in 4 set 6-3 6-0 6-7 6-4 e adesso aspetta il rivale che con tutta probabilità sarà Novak Djokovic. L’Italia dello sport festeggerà l’11 luglio come festa nazionale con Matteo in finale nel primo pomeriggio a Wimbledon e la Nazionale a giocarsi gli Europei contro l’Inghilterra in serata.
Un Hurkacz che Martina Navratilova aveva dato come favorito alla vigilia sul nostro Matteo. Lei, che a Wimbledon aveva vinto 9 volte e sa come si fa, ci aveva un po’ preoccupato. E d’altronde Hubi, che aveva battuto il nostro Sinner nella finale di Miami a inizio anno, aveva mietuto vittime eccellenti nel torneo. Aveva eliminato Medvedev agli ottavi, e strapazzato Roger Federer ai quarti. Ma anche i migliori tremano e così Berrettini, numero 7 al mondo, ha smontato Hurkacz pezzo per pezzo, demoralizzandolo colpo dopo colpo. Primo set con il romano subito in grado di allungare nel terzo gioco, ma il polacco, appena entrato in partita le annulla. Nel 6° game è il numero 1 italiano a doversi difendere, ma nel gioco successivo riesce a piazzare la zampata e strappare il servizio a Hurkacz portandosi 4-3. Si ripete poi nel 9 e decisivo game, conquistando il primo set 6-3.
Secondo set senza respiro, con il polacco letteralmente in apnea, sommerso dai dieci game consecutivi del romano che gli rifila un “bagel” vendicando Roger Federer che da Hubi aveva avuto lo stesso trattamento ai quarti. Dopo un’ora di gioco Matteo è già avanti di 2 set a 0. Il rivale è incapace di reagire, il suo coach gli fa il segno di scrollarsi di dosso la tensione, lui ci riesce. È più solido tiene il servizio e infatti porta il set al tie break. Si porta 5-1 e chiude 7-3 accorciando le distanze. Tutto da rifare per Berrettini, che parte a tutta e strappa subito il servizio a Hurkacz. Tiene il vantaggio fino alla fine per scrivere la storia del tennis. Primo italiano di sempre in finale a Wimbledon. Buona domenica Matteo.