Di Samuele Rizzo
Ieri sera, con la sfilata finale, si sono concluse le Olimpiadi di Tokyo 2020. I Giochi sono stati la conferma che questa è sempre di più “Un’Estate Italiana” come cantavano Edoardo Bennato e Gianna Nannini. Dopo la finale di Berrettini a Wimbledon e l’incredibile successo degli Azzurri di Mr. Mancini ad Euro2020, anche la spedizione azzurra nella capitale giapponese ha scritto la storia dello sport italiano riuscendo a stabilire il record di medaglie per un’Olimpiade.
Il medagliere azzurro conta 10 medaglie d’oro , 10 medaglie d’argento e 20 medaglie di bronzo per un totale di 40 medaglie che ha surclassato il precedente primato, appartenente alle Olimpiadi di Los Angeles 1932 e Roma 1960 (38 a testa), con gli atleti italiani che sono riusciti a salire sul podio tutti i giorni di questi giochi olimpici.
La spedizione italiana a Tokyo era iniziata un pò in sordina con più di qualche mugugno per le prestazioni dei nostri atleti, soprattutto schermidori e nuotatori, perché non stavano portando i soliti eccellenti risultati come nei giochi precedenti ma con il passare dei giorni sono arrivate prestazioni e medaglie che hanno reso fieri gli italiani in giro per il mondo.
A farla da padrone è stata sicuramente l’atletica leggera che ha visto portare a Roma (It’s coming Rome… motivetto molto piacevole a noi italiani) ben cinque medaglie d’oro, un record pazzesco a maggior ragione se lo confrontiamo con le quattro edizioni precedenti che hanno visto in totale quattro medaglie d’oro, nell’atletica, per l’Italia. Abbiamo vinto la gara regina, i 100 metri, grazie a una superba prestazione di Marcell Jacobs che ha dominato la sua gara chiudendo in 9”80 (record europeo). Poco prima abbiamo visto trionfare Gianmarco “Gimbo” Tamberi nel salto in alto, inisieme al fortissimo qatariota Barshim, con un incredibile 2,37 metri. Nei giorni conclusivi della rassegna olimpica giapponese siamo saliti sul gradino più alto del podio nella 20 km di marcia sia maschile che femminile con Massimo Stano e Antonella Palmisano ed abbiamo chiuso in bellezza con la 4×100 che ci ha visto trionfare grazie a Marcell Jacobs (che ha fatto un incredibile doppietta riuscita a pochissimi eletti dell’atletica come Carl Lewis e Usain Bolt), Fausto Desalu, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, il quale con uno scatto fulminante è riuscito a battere di un millesimo l’avversario britannico, chiudendo la gara in 37”50 (nuovo record italiano).
Anche la spedizione delle arti marziali è stata unica. La prima medaglia d’oro italiana è arrivata grazie a Vito Dell’Aquila nel taekwondo, categoria -58kg alla quale poi si è aggiunta la medaglia d’oro di Lorenzo Busà nel karate, specialità Kumite. Oltre a questi splendidi ori si aggiungono le medaglie di bronzo di Abraham Conyedo nel lotta libera 97kg, Viviana Bottaro nel karate (specialità kata), Maria Centracchio nel judo -63kg e Odette Giuffrida nel judo -52kg.
Gli altri 3 ori dei nostri giochi olimpici sono arrivati grazie a Valentina Rodini e Federica Cesarini le quali, con una strepitosa rimonta hanno vinto la gara di Doppio PL Femminile (canottaggio), grazie a Francesco Lamon, Simone Consonni Jonathan Milan ed un incredibile Filippo Ganna, il quale ha trascinato la squadra azzurra all’oro olimpico ed ad un incredibile record del mondo nella specialità ed infine grazie a Ruggero Tita e Caterina Banti che hanno dominato la Nacra 17 (specialità della vela) dall’inizio alla fine delle tappe.
Come ben sappiamo nello sport, soprattutto alle Olimpiadi, salire sul podio è sempre una grande emozione qualunque sia il metallo della medaglia. Lo sa bene Vanessa Ferrari che nel corpo libero, alla sua quinta olimpiade, è finalmente riuscita a vincere una medaglia (si è classificata seconda nella specialità) che le era stata tolta a Rio2016 in maniera ingiusta. Come alla bravissima ginnasta italiana hanno vinto la medaglia d’argento Mauro Nespoli nel tiro con l’arco maschile, Gregorio Paltrienieri negli 800 metri stile libero (risultato pazzesco dato che “SuperGreg” aveva contratto la mononucleosi a giugno), Enrico Berrè, Aldo Montano, Luigi Curatoli e Luigi Samele nella prova a squadre della sciabola maschile, quest’ultimo aveva vinto la medaglia d’argento anche nella prova individuale, Giorgia Bordignon nel sollevamento pesi -64kg, Daniele Garozzo nel fioretto individuale, Diana Bosci nel tiro a volo (skeet femminile) e Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo nella 4×100 stile libero.
Mentre gli atleti azzurri che si sono classificati sul grandino più basso del podio sono stati: Elisa Longo Borghini nella prova in linea di cliclismo, Mirko Zanni nel sollevamento pesi maschile -67kg, Nicolo Martineghi nei 100metri rana, Rossella Fiammingo, Federica Isola, Maria Navarria e Alberta Santuccia nella prova a squadre della spada femminile, Giuseppe Vicino, Matteo Lodo Marco DiCostanzo e Matteo Castaldo nel quattro senza maschile (canottaggio), Federico Burdisso nei 200metri farfalla, Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta nel doppio PL Uomini (canottaggio), Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini ed Erica Cipressa nel fioretto a squadre femminile, Lucilla Boari nel tiro con l’arco individuale, Simona Quadarella negli 800 metri stile libero, Irma Testa nella boxe femminile -57kg, Antonino Pizzolato nel sollevamento pesi -81kg, Thomas Ceccon Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi nella staffetta 4×100 mista, Gregorio Paltrinieri nei 10 km fondo, Elia Viviani nell’omnium maschile (ciclismo) e le Farfalle (Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Martina Santandrea) nella prova a squadre di ginnnastica ritmica.
Dopo questi incredibili risultati non possiamo che guardare fiduciosi a Parigi2024 sperando i poter vivere altre “Notti Magiche”.