Sembra essere il giusto premio a seguito delle ottime prestazioni fatte registrare nelle prime settimane trascorse a Orlando nella bolla della G League con i Santa Cruz Warriors, l’azzurro scelto al secondo giro da Golden State è stato richiamato e aggiunto al roster già per la sfida contro Portland.
Nico Mannion, consapevole nel momento in cui ha firmato un two-way contract (un contratto a due vie è un contratto sportivo professionale che stabilisce che lo stipendio di un atleta dipende dalla lega in cui l’atleta è assegnato a giocare) di poter essere impiegato anche con i Santa Cruz Warriors, non si è lasciato abbattere dal confinamento nella bolla di Orlando in G League, ma ha vissuto l’esperienza come il modo per poter finalmente far capire allo staff tecnico di Golden State di che pasta è fatto. Sono bastate infatti nove partite per passare nuovamente “tra i grandi”: tutte gare giocate da titolare e durante le quali ha mostrato di poter essere più determinante anche di un veterano come Jeremy Lin, viaggiando a cifre importanti nei 33 minuti trascorsi sul parquet: 19 punti, 7 assist e oltre 3 rimbalzi a gara, con un paio di recuperi di media.
Adesso è tempo di tornare a calcare i parquet NBA, nella speranza di poter giocare anche più dei 6 minuti di media che Golden State gli ha concesso nelle prime sei partite in carriera da professionista.